Della architettura di Gioseffe Viola Zaninni padovano pittore et architetto. Libri due ne' quali con nuova simmetria, & facilità si mostrano le giuste regole dei cinque ordini di detta architettura, & osservationi de gli più eccellenti architetti, che in quella habbiano dato ammaestramenti. Et prima di quelle materie, che sono appartinenti al fabricare, come pietre, legnami, metalli, & della dispositione secondo le parti celesti. Con alcune diffinitioni de' principij geometrici, & discorsi metereologici, & mathematici, & regole nella prospettiva & della simmetria humana [legato con:] Della nuova simmetria de gli cinque ordini d'architettura di Gioseffe Viola Zaninni [...] Opera necessaria ne gli adornamenti delle fabriche, come colonne, cornici, base, capitelli, pedestilli, archi, intercolunnij; il tutto con approbate ragioni vien descritto, e mostrato nelli dissegni. Con le annotationi, & discorsi curiosi appartenenti all'opera

Autore: VIOLA ZANINI, Giuseppe (1575-1631)

Tipografo: Francesco Bolzetta

Dati tipografici: Padova, 1629


Due parti in un volume in 4to (mm. 214x156). Pp. [20], 252, [8], 253-497, [3]. Segnatura: πa4 a4 b2 A-Hh4 Ii2 χA4 2A-Hh4. A carta χA1, con proprio frontespizio, si apre Della nuova simmetria de gli cinque ordini d'architettura di Gioseffe Viola Zaninni […] La carta χA1 è erroneamente posta all'inizio del volume, manca la carta bianca χA4. Inoltre, la carta Ii2 si trova legata per errore prima di carta Ii1. Marca editoriale ai frontespizi (donna seduta accanto ad una colonna, con un ramo d'olivo nella mano destra ed il braccio sinistro poggiato sul basamento di una colonna su cui è scritto Pax), testatine, finalini ed iniziali xilografiche. Con 93 vignette xilografiche a piena pagina raffiguranti elementi architettonici. Aloni sparsi, piccola mancanza all'angolo superiore destro dei due frontespizi, che tuttavia rimane ben distante dal testo. Restauro al margine interno del secondo frontespizio con perdita di poche lettere. Altro restauro al margine esterno di c. S3 senza perdita di testo. Strappi orizzontali alle cc. S3, 2P2, 2P3. Piccola mancanza alla c. 2T2 che interessa in minima parte la tavola. Cartonato coevo con nervi passanti. Titolo manoscritto su tassello al dorso. Minime mancanze al dorso, cerniere un po' consunte.

Prima edizione, assai più rara della ristampa padovana del 1677. Giuseppe Viola Zanini, nativo di Vicenza, fu architetto, pittore, cosmografo e teorico dell'architettura. Quest'opera, tra le più importanti in materia dell'intero XVII secolo, è impostata sul sistema vitruviano e fortemente influenzata dall'exemplum palladiano.

“Zanini's treatise is distinguished by its regional focus. Aimed at a local audience, Zanini's ideas were exemplified through buildings and works of art predominantly drawn from Padua and nearby north Italian cities. Zanini's main contribution is that he provides the first formal discussion of the principles of quadratura ceiling painting, a subject explored in great depth by other 17th century authors, such as Agostino Mitelli. This large work is divided into two books. The three sections of the first book deal with the origins of architecture, building materials, and the 'elements' of architecture. The second book is devoted entirely to the five orders of architecture. The third section of the first book concerns the harmony of parts and decoration of buildings, but also the layout of buildings and their orientation, instructions for finding water, wind, and the zodiac among many other subjects” (Millard).

“Despite its local focus this book was widely studied outside Italy, and Fréart de Chambray and Blondel wrote much on it, remarking the disorder in which the notions were exposed, but also noticing the good doctrine of the author. Inigo Jones is said to have possessed a copy of it. To this list of famous architects having taken advantage from this book the name of Luigi Rossini can now be added” (Kemp).

“Questo libro ripieno di ottime nozioni in ogni teoria, ed ogni pratica dell'arte è scritto da un autore che era molto nutrito dei migliori principii. Tutte le tavole copiosissime sono intagliate in legno, e frapposte al testo” (Cicognara).

Riccardi I, 1985; Cicognara, 687.


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