La secchia rapita poema eroicomico di Alessandro Tassoni patrizio modenese, colle dichiarazioni di Gaspare Salviani romano, s'aggiungono la prefazione, e le annotazioni di Giannandrea Barotti ferrarese, le varie lezioni de' testi a penna, e di molte edizioni; e la vita del poeta composta da Lodovico Antonio Muratori [...] Seconda edizione
Autore: TASSONI, Alessandro (1565-1635)
Tipografo: Bartolomeo Soliani
Dati tipografici: Modena, 1744
In 8vo (mm. 205x130). Pp. [4], 1-94, [2], 95-508 ed una tabella genealogica fuori testo (Tavola genealogica de' personaggi della casa Tassoni di Modena). Incluse nel testo sono invece l'antiporta, il ritratto dell'autore, una xilografia raffigurante la Ghirlandina ripetuta quattro volte e 12 tavole in legno poste all'inizio di ogni canto. Frontespizio stampato in rosso e nero con vignetta in calce. Il formato del primo bifolio è in 4to. Variante B contenente una carta aggiunta, non segnata, inserita dopo p. 94 contenente l'Appendice alla vita di Alessandro Tassoni, ma senza la tavola ripiegata contenente un facsimile di scrittura del Tassoni (Mostra del carattere di Alessandro Tassoni), che si trova negli esemplari della tiratura C dopo p. 122. Legatura coeva in piena pelle marmorizzata, dorso a nervetti con ricchi fregi, tassello e titolo in oro, tagli rossi, risguardi in carta marmorizzata (minime spellature). Al contropiatto ex-libris inciso dei conti Cantuti Castelvetri. Ottima copia.
Si tratta dell'editio minor rispetto a quella in 4to apparsa nello stesso anno, ma maior rispetto a quella in 24mo stampata dal Soliani nel 1743. Le figure xilografiche, benché più semplici e grossolane di quelle calcografiche dell'edizione maggiore, sono, da un certo punto vista, più vicine allo spirito comico-satirico del poema.
La prima edizione della Secchia stampata a Modena fu quella data da Antonio Capponi nel 1700. Data la sua scorrettezza, negli ambienti culturali cittadini, dominati dalla figura di L.A. Muratori e dal suo gusto celebrativo per le memorie patrie, si sentì l'esigenza di colmare questa mancanza, pubblicando un'edizione che fosse al contempo filologicamente corretta e tipograficamente illustrata per rendere omaggio alla memoria del Tassoni. “In questa situazione le tre stampe di Bartolomeo Soliani, [quella in 24mo del 1743 e quelle in 4to ed in 8vo del 1744], costituirono un avvenimento editoriale di grande rilievo. Precedute da un lungo lavoro di preparazione, esse, infatti, colmarono una pressoché secolare lacuna e, rispondendo ad un'esigenza culturale, assolsero al duplice impegnativo compito di proporre un testo filologicamente curato – quello voluto da Urbano VIII – e di offrire, almeno due di esse, un'illustrazione di prim'ordine” (P. Puliatti, Bibliografia di Alessandro Tassoni, Firenze, 1969, p. 184).
Il testo fu curato da G.A. Barotti (1701-1772), il quale utilizzò il testo riveduto della seconda edizione di Ronciglione del 1624, conforme ai dettami di Urbano VIII, confrontandolo con i manoscritti e le altre edizioni. Nella prefazione egli traccia una storia della composizione della Secchia, per primo indicando il 1614 come data postquem dell'inizio della composizione. Nelle note in fine egli mette in evidenza allusioni a fatti e personaggi del tempo del poeta e introduce dotte osservazioni linguistiche, richiamandosi alle fonti del poema. Il testo da lui approntato fu utilizzato per tutte e tre le edizioni Soliani (cfr. D.B.I., VI, p. 486-487).
Puliatti, op. cit., nn. 128-129; Gamba, 2097; Passigli, V, 265.
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