Dionomachia, poemetto eroi-comico di Salvador Viale. Seconda edizione notabilmente corretta, accresciuta, ed illustrata.

Autore: VIALE, Salvatore (1787-1861)

Tipografo: Presso P. Dufart, librajo, quai Voltaire, n° 19

Dati tipografici: Paris, 1823


In 8vo (mm 220x130); pp. [8], [1] c. di tav. illustrata, 223, [21].  Inseriti dopo p. 223, due fascicoli non numerati: "Varianti e correzioni al canto primo" ; "In occasione d'un pranzo dato dal signor capitano Vincenzo Biadelli di Bastia nella primvera 1818" e "Note". Occhietto. Calcografia allegorica in antiporta incisa da Perialc. L'incisione ha lasciato un'impronta sulla carta del frontespizio. Edizione in barbe ad ampi margini. Alcuni fogli ancora chiusi. Carta brunita, lievi aloni e fioriture. Brossura editoriale coeva, titolo e dati editoriali entro cornice floreale al piatto anteriore, cornice floreale al piatto posteriore. Etichetta in carta, applicata in copertina, riportante "Da Luigi Deromanis presso l'oratorio del Caravita. Num. 185.".  Tassello in carta applicato al dorso con probabile indicazione di autore e titolo manoscritti, ora non più leggibili. Copertina un po' sporca. 

Seconda edizione accresciuta rispetto alla prima del 1817 di questo poemetto satirico che narra della disputa nata tra i due paesi corsi di Lucciana e Borgo a causa dell'uccisione di un asino. Opera dedicata al Conte Carlo Andrea Pozzo di Borgo, Tenente Generale delle Armate dell'Imperatore di Russia. Salvatore Viale fu uno scrittore poeta e magistrato corso, il primo autore ad impiegare la lingua corsa in un'opera di rilievo letterario, la Dionomachia (1817). Svolse un ruolo di rilievo nel recupero della tradizione culturale del popolo còrso e difese il ruolo della lingua italiana come lingua colta dell'isola.


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