Lettere di diversi eccellentiss. huomini, raccolte da diversi libri: tra lequali se ne leggono molte non più stampate. Con gli argomenti per ciascuna delle materie, di che elle trattano, e nel fine una tavola delle cose più notabili, a commodo de gli st
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Lettere di diversi eccellentiss. huomini, raccolte da diversi libri: tra lequali se ne leggono molte non più stampate. Con gli argomenti per ciascuna delle materie, di che elle trattano, e nel fine una tavola delle cose più notabili, a commodo de gli studiosi

Autore: DOLCE, Ludovico ed. (1508-1568)

Dati tipografici: Venezia, Gabriel Giolito de' Ferrari 1559


8vo. 488, (16) pp. A-Z8, AA-HH8, II4. With the printer's device on the title-page and at the end. Italic types. 19th century vellum over boards, red morocco label with gilt title on spine.

Adams, L-561; Basso, p. 182; Edit 16, CNCE 26291; Quondam, p. 281; S. Bongi, Annali di Gabriel Giolito de' Ferrari, (Roma, 1895), II, pp. 67; L. Braida, Libri di lettere. Le raccolte epistolari del Cinquecento tra inquietudini religiose e “buon volgare”, Bari, 2009, p. 305.

 

SECOND ENLARGED AND REVISED EDITION. The first was printed by Giolito in 1554 and reissued in 1555. This collection was edited by Ludovico Dolce, who dedicated it to Federico Badoer (in the first edition the dedication is addressed to Silvio da Gaeta).

“Nel 1555 usciva presso Gabriele Giolito l'antologia curate da Lodovico Dolce dal titolo Lettere di diversi eccellentissimi huomini, raccolte da diversi libri […] Il titolo del volume rinviava ad una scelta testuale tutt'altro che inedita, dal momento che si trattava di lettere ‘raccolte da diversi libri: tra le quali se ne leggono molte non più stampate'. Dolce conosceva molto bene il genere epistolare e sapeva che poteva costituire ancora un buon investimento per un editore […] Nel 1554 Dolce aveva a che fare con un ormai nutrito numero di edizioni che avevano messo in circolazione centinaia di lettere. Pensò che forse fosse venuto il momento di fare una silloge che raccogliesse il meglio di quanto il mercato aveva prodotto. Da grande osservatore dell'editoria, egli aveva colto che il genere epistolare stava attraversando numerose trasformazioni, alcune delle quali già visibili verso la fine degli anni Quaranta, e in modo particolare nelle raccolte d'autore […] Dionigi Atanagi e Lodovico Dolce furono i primi a rendesi conto che l'ordine sparso di autori e temi non bastava più, ma che occorreva dare una maggior coerenza all'organizzazione del progetto editoriale […] Come si è detto, Atanagi introduceva un ordine per autori, con rispondenza di tale scelta nel testo e nell'indice; Dolce manteneva una successione per autori nel testo, ma nell'indice utilizzava un ordine alfabetico con l'aggiunta dell'incipit di ogni lettera e dell'abstract. Se nell'antologia del letterato di Cagli i testi erano in buona parte nuovi, in quella del Dolce l'innovazione era molto più limitata, anzi l'autore legittimava la necessità di un recupero e di una scelta di modelli ormai classici nell'epistolografia […] Da quali antologie traeva i suoi testi il noto collaboratore del Giolito? Ad analizzare le 178 lettere pubblicate si scopre che per la maggior parte esse provengono dal primo e dal secondo libro della raccolta manuziana, da quella del Navò, dalla prima e dalla seconda edizione del Gherardo, ma soprattutto, ed è ciò che stupisce maggiormente, dalla silloge di Dionigi Atanagi, uscita forse a meno di un anno da quella del Dolce […] Mentre il debito nei confronti del Manuzio è dichiarato, quello nei confronti dell'Atanagi non è neppure accennato. Del resto, ‘i confini tra riscrittura, traduzione e plagio sono piuttosto incerti nella pratica editoriale del pieno Cinquecento' [L. Bolzoni, La stanza della memoria, (Torino, 1995), p. 152], e Dolce è, in questo ambito, un vero maestro […] Non si trattava soltanto di un'operazione di sapiente revisione editoriale in grado di rimettere in circolo un materiale già visto che rischiava di sembrare superato: Dolce andava infatti ben oltre il plagio. Da un lato dava l'impressione di stare all'interno di canoni retorici ben consolidati perché dettati da autori illustri, dall'altro immetteva anche nomi nuovi e lettere mai apparse prima. In altri casi affiancava epistole di autori diversi, alcune delle quali già edite, ma che accorpate assumevano un significato nuovo. La raccolta era impreziosita da nuove missive di Annibal Caro degli anni Cinquanta, tra cui una indirizzata allo stesso Dolce, che fa pensare che i due fossero in buoni rapporti. Aggiungeva inoltre sette brevi lettere di artisti (una di Michelangelo, una di Raffaello e cinque di Tiziano), che giustificava come prova del loro talento non solo nella pittura e nella scultura, ma anche nella scrittura […] L'innovazione dell'antologia riguardava anche l'inserimento di nuovi autori, le cui lettere non erano mai apparse nelle raccolte epistolari precedenti: Giorgio Gradenigo, Raffaello Sanzio, Tiziano Vecellio, Silvio di Gaeta. Ma anche per quanto riguarda autori già presenti in altre antologie (17 su 21), Dolce faceva scelte coraggiose e in quegli anni piuttosto pericolose. Alcune di esse rivelano la sua condivisione delle inquietudini religiose degli anni Quaranta e la non estraneità alle tematiche dei circuiti eterodossi. In modo particolare colpiscono due inserimenti: il nutrito numero di lettere di Jacopo Bonfadio, escluse dalla raccolta dell'Atanagi, e l'inserimento di tre lettere del Flaminio, anch'esse assenti nella raccolta del letterato di Cagli, al Gualteruzzi, alla Sauli e al Caracciolo. Il collaboratore del Giolito trovava però il modo di dissimulare la sua coraggiosa scelta accostando testi accompagnati ad altri poco significativi, mostrando cautela e circospezione, ma anche un'attenzione a dare spazio ad alcuni autori strettamente provenienti dalla res publica literaria, come Giorgio Gradenigo, legato ai circoli colti del patriziato veneziano […] Colpisce il fatto che le lettere del Gradenigo passino da 4 nell'edizione del 1555 a 16 nell'edizione del 1559. È un vero e proprio omaggio a questo patrizio di origine friulana cui Dolce era legato da amicizia, La seconda edizione, uscita nel 1559 dallo stesso Giolito, conteneva anche alcune epistole, a lui indirizzate, di Giulia da Ponte, madre di Irene e moglie di Adriano di Spilimbergo (1511-1541), vicino ad ambienti filo protestanti […] Nessuna delle varianti riscontrate nella seconda edizione della raccolta del Dolce è da attribuirsi a motivi di autocensura: tutte le lettere dottrinalmente più compromettenti infatti restano, e gran parte dei cambiamenti sono dovuti alla variazione del dedicatario. Inoltre va detto che probabilmente il volume del Dolce era già pronto fra la fine del 1558 e l'inizio del 1559, prima cioè che si diffondesse l'Indice di Paolo V, come si può dedurre dal fatto che le lettere del Flaminio sono ancora presenti, mentre con l'Indice paolino sarebbero state proibite insieme a tutte le opere dell'umanista di Serravalle. Nell'edizione del 1559 il dedicatario non era più Silvio di Gaeta (e ciò giustifica anche l'espulsione delle sue lettere e di quelle a lui indirizzate), ma Federico Badoer, il patrizio veneziano che aveva ricoperto importanti ruoli diplomatici presso la corte imperiale e che, come si è detto, nel 1557 aveva fondato l'Accademia Venezia o della Fama” (L. Braida, op. cit., pp. 128-129, 131-132, 134, 139, 141-143).

In the second edition Dolce suppressed some letters and added some new ones. “Les trasformations du recueil sont importantes. Le changement de dédicace est probablement lié à la suppression de 37 lettres, toutes en rapport avec S. di Gaeta (la lettre de son oncle Mons. di San Marco, ses 34 lettres, la lettre de M.A. Flaminio qui lui est addressée, la lettre du Cardinal de Médicis qui le reccomande; est-il mort? condamné en justice, ou en fuite? Dolce le juge-t-il peu généreux?). Sont également supprimées la lettre de P. Frangipani et la ‘canzone' de Caro avec son commentaire. Mais 22 lettres sont ajoutées: 12 nouvelles de G. Gradenigo, et, à leur suite et non sans relations avec celles-ci, 6 lettres de Giulia da Ponte et 4 lettres de Cornelio Frangipani. Le recueil ne compte plus que 200 letttres” (J. Basso, Le genre épistolaire en langue italienne (1538-1662). Répertoire chronologique et analytique, Roma & Nancy, 1990, I, p. 182).

 

Letters by Guidiccioni, [Giovanni] (cf. G. Guidiccioni, Lettere, M.T. Graziosi, ed., Roma, 1979, p. 37):

Caro, Annibale. Carignano, [August, 1538] (p. 7)

[Facchinetti, Giovanni Antonio?], Archbishop of Bari. Di Palazzo, [January, 1539?] (p. 10)

To his nephew [Guidiccioni, Alessandro], [1530?]. (p. 12)

[Bernardi], Giovanni Battista. [April, 1531] (p. 14)

Vergerio, [Pier Paolo], Bishop of Koper. [March, 1536?] (p. 18)

Aretino, Pietro. Imola, [January 15, 1540] (p. 20)

Della Torre, Francesco. Imola, [January 13, 1540] (p. 21)

Venier, Francesco. Forlì, [26 May, 1540] (p. 22)

Trivulzio, [Agostino]. Asaix [sic] [Aix en Provence], August 13, 1536 (p. 24)

Venier, Francesco. Forlì, May 26 [i.e. 16], 1540 (p. 31)

Caro, Annibale. [1539?] (p. 32)

Tolomei, Claudio. [Gradoli, 1530] (p. 33)

n.r. [Fatinelli, Pietro?]. [1530-1533] (p. 36)

Vallato, Gabriel. Gradoli, September 3 [i.e. 9], 1530 (p. 39)

[Colonna, Vittoria], Marquise of Pescara. [1525] (p. 41)

Minturno, Antonio. [1531] (p. 43)

n.r. [Castaldi, Giovanni Battista] (p. 48)

Simone, [da Porto Vicentino?] (p. 49)

Gigli, Matteo. [1526-1527] (p. 50)

n.r. [Gambara, Lorenzo] (p. 51)

Bellini, Francesco. [1526-1527] (p. 52)

Cenami, Francesco. [1530?] (p. 53)

A M. Lionoro... [1527] (p. 55)

Bernardi, Giovanni Battista. [Lucca, 1533-1534] (p. 57)

Bartolomei, Maria. [1531-1532] (p. 58)

Gabriele, Trifone. [1527] (p. 61)

Guidiccioni, Bartolomeo. Fossombrone, September 20, 1539 (p. 62)

[Pucci, Antonio], Cardinal of Ss. Quattro. Faenza, January 6, 1540 (p. 70)

Pasolini, Alessandro. Roma, October 31, 1540 (p. 71)

De' Nobili, Cesare. Macerata, July 18, 1541 (p. 72)

A M. G.G. [Galganetti, Giovanni]. Macerata, July 18, 1541 (p. 73)

Mei, Biagio. Macerata, July 16, 1541 (p. 74)

Parisiani, Camilla. Macerata, [July, 1541?] (p. 75)

Pio, Lionello, lieutenant in Ancona. Macerata, [July, 1541] (p. 76)

Morello, Ludovico. Macerata, July 18 [i.e. June 19], 1541 (p. 77)

 

Letters by Caro, Annibale (cf. A. Caro, Lettere familiari, A. Greco, ed., Firenze, 1957-1961, passim):

Arnolfini Guidiccioni, Isabetta. Roma, [October 26, 1541] (p. 78)

Spina, Bernardo. Bruxelles, November 18, 1544 (p. 87)

Tolomei, Claudio. Ronciglione, August 5, 1543 (p. 97)

[Piccolomini], Marco Antonio. Serra San Quirico (p. 99)

Bishop of Castro on the account of Guidiccioni, [Giovanni]. Ravenna (p. 108)

Guidiccioni, [Giovanni] [recte Cola, Antonio]. (p. 113)

[Guidiccioni, Giovanni], Bishop of Fossombrone. [Roma, April 8, 1538] (p. 114)

n.r. [Galletti, Giovanni Battista]. [Roma, November 2, 1538] (p. 116)

De Rossi, Roberto. Piacenza, September 15, 1545 (p. 117)

Spina, Bernardo. Piacenza, April [5], 1546 (p. 119)

Albicante, [Giovanni Alberto]. [Piacenza, July 4, 1545] (p. 119)

[Aragona, Maria d'], Maquise of Vasto. Parma, December 3, 1546 (p. 120)

Farnese, Vittoria. Piacenza, July 5, 1547 (p. 121)

Benvoglienti, Fabio. Roma, February 25 [i.e. 26], 1548 (p. 122)

Vasari, Giorgio. Roma, May 10, 1548 (p. 124)

Rota, Bernardo. Roma, October 7, 1548 (p. 126)

Colonna, Vittoria. Roma, February 15, 1551 (p. 127)

[Farnese, Ottavio], Duke of Parma. Roma, April 10, 1551 (p. 129)

Dolce, Ludovico. Roma, June 24, 1553 (p. 130)

Lettera amorosa (love letter). [a. 1540] (p. 132)

Tasso, Bernardo. Bruxelles (p. 137)

 

Letters by Bonfadio, Jacopo (cf. J. Bonfadio, Le Lettere e una scrittura burlesca, A. Greco, ed., Roma, 1978, pp. 48-49; and P. Trovato, Intorno al testo e alla cronologia delle ‘Lettere' di Jacopo Bonfadio, in: “Studi e problemi di critica testuale”, 20, 1980, pp. 29-60):

Bembo, [Pietro]. Padova, [1542] (p. 141)

id. Padova, [May, 1542] (p. 142)

Tomacello, Plinio. Gazano, [August, 1544] (p. 143)

Manuzio, Paolo. Roma, [1539-1540] (p. 149)

Olivo, Volpino. Colognola, [October 9, 1541] (p. 153)

Manuzio, Paolo. Padova, [November, 1541-Summer, 1542] (p. 155)

id. Padova, [January-February, 1542] (p. 157)

Martinengo, Fortunato. Padova, [November 27, 1541] (p. 158)

Ramberti, Benedetto. Padova, [August-September, 1542] (p. 160)

Olivo, Camillo. Verona, September 22 [i.e. 12], 1541 (p. 162)

id. [Colognola, October 9, 1541] (p. 163)

Della Torre, Francesco. Padova, [1542] (p. 164)

Ubaldini, Giovanni Paolo. Genova, [1548-1549] (p. 169)

id. Genova, [1548-1549] (p. 170)

Luzzago, Giovanni Battista. Genova, [1548-1549] (p. 170)

Ubaldini, Giovanni Paolo. Genova, [1548-1549] (p. 171)

id. Genova, [1548-1549] (p. 172)

id. Genova, [1548-1549] (p. 173)

Martinengo, Fortunato. Padova, [December, 1542 or 1543] (p. 174)

id. Padova, [November 24, 1543] (p. 174)

id. Genova, [February, 1545] (p. 176)

id. Genova, [February, 1545] (p. 177)

id. Padova, [February-March, 1544] (p. 178)

id. [1543-1544] (p. 170, i.e. 179)

Grimaldi, Giovanni Battista. [Genova, July 19, 1550] (p. 181)

 

Letters by Castiglione, Baldassarre (cf. J. Cartwright, Baldassarre Castiglione the Perfect Courtier: his Life and Letters, London, 1908, II, pp. 267-272 and 367-370):

[Avalos, Alfonso d'], Marquis of Vasto. Madrid, March 14, 1525 (p. 182)

[Colonna, Vittoria], Marquise of Pescara. Madrid, March 21, [1525] (p. 183)

[Trivulzio, Margherita], Countess of Somaglia. Toledo, June 16, 1525 (p. 184)

[Fioramonda, Ippolita], Marquise of Scaldasole. Toledo, June 21, 1525 (p. 186)

[Colonna, Vittoria], Marquise of Pescara. Valladolid, August 25, 1522 [i.e. 1527] (p. 187)

id. Burgos, September 21, 1527 (p. 189)

 

Letters by Della Torre, Francesco:

Ramberti, Benedetto. Verona (p. 191)

Bonfadio, Jacopo. Verona (p. 193)

[Ridolfi, Niccolò? ], Bishop of Viterbo (p. 194)

Maffei, Bernardino. Verona (p. 196)

Dalla Volta, Achille (p. 198)

Ramberti, Benedetto. Verona, September 13, 1540 (p. 199)

id. Verona, January 14, 1543 (p. 200)

id. Verona, May 8, 1544 (p. 207)

id. Verona, February 18, 1543 (p. 210)

id. Verona, September 26, 1543 (p. 212)

Da Bagno, Cornelia. Verona, January 1, 1540 (p. 213)

Ramberti, Benedetto. Verona, September 8, 1543 (p. 218)

Gualteruzzi, Carlo. Verona, January 1, 1544 (p. 220)

id. Verona, January 22, 1544 (p. 233)

 

Buonarroti, Michelangelo to Aretino, Pietro. [Roma, November 20, 1537] (p. 226) (cf. E. Steinmann-R. Wittkower, Michelangelo Bibliographie. 1510-1926, Leipzig, 1927, p. 287, no. 1504)

 

Sanzio, Raffaello to Castiglione, Baldassarre. Roma, [April-May, 1514] (p. 227) (cf. E. Camesasca, ed., Tutti gli scritti di Raffaello Sanzio, Milano, 1956, pp. 27-30)

 

Letters by Vecellio, Tiziano (cf. T. Vecellio, Le lettere: dalla silloge di documenti tizianeschi di Celso Fabbro, U. Fasolo & C. Gandini, eds., Belluno, 1989, pp. 161, 165, 169, 171, and 104):

Charles V, Emperor. [July, 1553] (p. 228)

Philipp II of Spain. [1554] (p. 229)

Benavides, Giovanni. Venezia, September 10, 1552 [i.e. 1554] (p. 230)

Philipp II of Spain. [September 10?, 1554] (p. 231)

Castaldo, [Giovanni Battista]. [1548?] (p. 232)

 

Letters by Flaminio, Marco Antonio (cf. M.A. Flaminio, Lettere, A. Pastore, ed., Roma, 1978, passim):

Anisio, [Giano]. [Napoli, February, 1540-Spring, 1541] (p. 233)

Gualteruzzi, Goro. In Carta [i.e. Caserta], January 30, 1540 (p. 236)

Gualteruzzi, Carlo. Firenze, July 6, 1541 (p. 238)

Carnesecchi, [Pietro]. Trento, January 1, 1543 (p. 240)

Pavaranzo, Antonio. Trento, November 28, 1545 (p. 247)

Zanchi, Basilio (p. 250)

Florimonte, Galeazzo, Bishop of Aquino. Roma, February 22, 1549 (p. 255)

Bassiano, Ulisse. Civitella, May 30, 1549 (p. 261)

id. Civitella, July 4, 1549 (p. 265)

id. Civitella, July 14, 1549 (p. 267)

id. (p. 269)

Torelli, Lelio, Secretary to the Duke of Florence. Roma, November 30, 1549 (p. 272)

Bassiano, Ulisse. Roma, December 14, 1549 (p. 274)

Sauli, Teodorina. Napoli, February 12, 1542 (p. 275)

Caracciolo, [Galeazzo]. Viterbo, February 14, 1543 (p. 280)

Flaminio, Cesare. Roma, February 15, 1544 (p. 288)

Gualteruzzi, Carlo. February, 28, 1542 (p. 293)

 

Letters by Colonna, Vittoria (cf. V. Colonna, Carteggio, G. Müller & E. Ferrero, eds., Torino, 1892, pp. 57-59 and pp. 124-126):

[Philibert de Châlon], Prince of Orange. [July, 1528] (p. 295)

Dolce, Ludovico. Arpino, [December 15, 1536] (p. 297)

 

Medici, Lorenzo de', called ‘Il Magnifico' to Medici, Giovanni de', Cardinal (future Pope Leo X). Firenze, [March, 1492] (p. 298) (cf. P.G. Ricci, Censimento delle lettere di Lorenzo di Piero de' Medici, Firenze, 1964, p. 189)

 

Letters by Ludovico di Canossa, Bishop of Bayeux:

Clemens VII. [1523] (p. 303)

Francis I, King of France. [ca. 1526] (p. 305)

Clemens VII. (p. 306)

Giberti, Giovanni Matteo (p. 309)

 

Letters by Tasso, Bernardo (cf. B. Tasso, Lettere. Primo volume, D. Rasi, ed., Sala Bolognese, 2002, no. CCCVII, CCCVIII and CCCXIV):

[Sanseverino, Ferrante], Prince of Salerno. [Salerno, 1547] (p. 311)

Martelli, Vincenzo. Augsburg, [1547-1548] (p. 317)

Rota, Bernardino. Salerno (p. 324)

 

Ardinghelli, Nicolò to Contarini, [Gasparo] on the account of Farnese, [Alessandro]. Roma, June 15, 1540 (p. 325)

 

Letters by Speroni, Sperone (cf. S. Speroni, Lettere familiari, II: Lettere a diversi, M.R. Loi & M. Pozzi, eds., Alessandria, 1994, pp. 240-241 and 243):

Corner, Marco, Abbot of Vidor. Padova (p. 337)

id. Padova (p. 339)

Ramberti, Benedetto. Padova (p. 341)

 

Molza, [Francesco Maria] to Manuzio, Paolo. Roma, [b. October, 1542] (p. 347) (cf. E. Pastorello, L'epistolario Manuziano. Inventario cronologico-analitico, 1483-1597, Firenze, 1957, no. 351)

 

Letters by Tolomei, Claudio:

Bini, Francesco. Roma, July 21, 1543 (p. 350)

n.r. [Catarino, Ambrosio?]. (p. 352)

Atanagi, Dionigi (p. 254, i.e. 354)

Farnese, Vittoria, Duchess of Urbino. (p. 355)

Corner, [Andrea?]. Padova (p. 357)

Tasso, Bernardo. Padova (p. 360)

[Medici, Caterina de'], Queen of France. Padova, [a. 1547] (p. 362)

Cesano, Gabriele (p. 363)

Sansovino, Francesco (p. 364)

Gamucci, Raffaele. Padova, April 4, 1548 (p. 366)

Torelli, Lelio. Padova, May 11, 1548 (p. 367)

Varchi, Benedetto. Padova, May 11, 1543 (p. 370)

Contile, Luca. Padova, October 15, 1548 (p. 371)

Cenami, Francesco. Padova, October 27, 1548 (p. 374)

Cincio, Giuseppe. Padova, December 15, 1553 (p. 375)

Aretino, Pietro. [Padova, June 19, 1548] (p. 377) (cf. Libro secondo delle lettere scritte al signor Pietro Aretino, Venezia, 1551, p. 180)

Paciotto, Francesco. Padova, December 27, 1548 (p. 378)

 

Letters by Giberti, Gian Matteo, Bishop of Verona (cf. A. Prosperi, Tra Evangelismo e Controriforma. Gian Matteo Giberti, 1495-1543, Roma, 2011, p. 224):

Mentebona, Giovanni Battista. Verona, August 29 [i.e. 21], 1532 (p. 379)

id. Verona, October 6, 1532 (p. 383)

id. Verona, January 13, 1533 (p. 384)

id. Verona, April 26, 1533 (p. 385)

Bini, Giovanni Francesco. Verona, August 24, 1533 (p. 388)

id. Piacenza, March 4, 1537 (p. 390)

id. Verona, November 20, 1538 (p. 391)

id. Verona, August 29, 1539 (p. 392)

 

Letters by Giraldi Cinzio, Giovanni Battista (cf. G.B. Giraldi Cinzio, Carteggio, S. Villari, ed., Messina, 1996, pp. 44-45):

Pisani, [Francesco], Cardinal. Ferrara, March 19, 1554 (p. 395)

A.M.A.T. [Trissino, Aloise]. [1536-1537] (p. 397)

Trissino, Morando. [1536-1537] (p. 399)

Trissino, Gabriele. [1544] (p. 407)

Trissino Minotti, Cassandra. [1544] (p. 410)

Manardi, Giovanni. [1529-1536] (p. 418)

 

Letters by Gradenigo, Giorgio (cf. G. Gradenigo, Rime e lettere, M.T. Acquario Graziosi, ed., Roma, 1990, pp. 39-40 and pp. 167-171):

Gradenigo, Pietro (p. 422)

Martinengo, Fortunato. [a. November 4, 1553] (p. 424)

Ai Giudici e Communità di Portogruaro (To the Judges and Community of Portogruaro). [May, 1552] (p. 426)

Giustiniani, Giustiniano (p. 427)

Badoer, Federico. [1548?] (p. 431)

n.r. Venezia (p. 432)

Da Mulla, Paolo. Cividale del Friuli (p. 434)

Guistiniani, Giovanni Battista (p. 436)

Gritti, Pietro, Bishop of Parenzo (p. 440)

n.r. Venezia (p. 441)

Frangipani, Prospero. Venezia, [May, 1552] (p. 446)

Venier, Giovanni. Portogruaro, [May, 1552-September, 1553] (p. 446)

Da Ponte, Giulia. Portogruaro, [September, 1553] (p. 447)

id. Venezia (p. 448)

id. Venezia, [p. May, 1553] (p. 450)

id. Venezia (p. 453)

 

Letters by Da Ponte, Giulia (cf. A. Chemello, Il codice epistolare femminile. Lettere, “Libri di lettere” e letterate nel Cinquecento, in: “Per lettera. La scrittura epistolare femminile tra archivio e tipografia secoli XV-XVII”, G. Zarri, ed., Roma, 1999, pp. 36-38):

Gradenigo, Giorgio. Spilimbergo (p. 458)

id. Spilimbergo (p. 459)

id. Spilimbergo (p. 461)

Zeno, Catarino. Spilimbergo (p. 463)

Barbaro, [Daniele], Patriarch of Aquileia. Venezia (p. 464)

Frangipani, Prospero. Spilimbergo (p. 465)

 

Letters by Frangipani, Prospero:

Fracastoro, Girolamo. Brescia (p. 466)

Badoer, Federico (p. 468)

Venier, Domenico. Brescia (p. 469)

Gradenigo, Giorgio. Treviso (p. 471)

 

Letters by Dolce, Ludovico:

Ballini, Gasparo (p. 472)

Contarini, Alessandro (p. 480)

 

Medici, Ippolito de', Cardinal to Canigiani, Ludovico. Roma (p. 484)

 

Ludovico Dolce, a native of Venice, belonged to a family of honorable tradition but decadent fortune. He received a good education, and early tried to maintain himself by the pen. He offers a good example of a new profession made possible by the invention of printing, that of the ‘polygraph' (poligrafo), in other words, a man of letters who made a living by working for a publisher, editing, translating and plagiarizing the works of others as well as producing some of his own. Thus Dolce for over thirty years worked as corrector and editor for the Giolito press. Translations from the Greek and Latin epics, satires, histories, plays (Il Ragazzo, 1541; Il Capitano, 1545; Il Marito, 1560; Il Ruffiano, 1560), and treatises on language (Osservazioni sulla lingua volgare, 1550) and art (Dialogo della Pittura, 1557) followed each other in rapid succession. But he is today mainly remembered as the author of Marianna (1565), a tragedy from the life of Herod (cf. R.H. Terpening, Lodovico Dolce. Renaissance Man of Letters, Toronto, 1997, pp. 2-24).

Dolce, who was entrusted by Pietro Aretino with the publication of his second book of letters, played also an important role in the collection edited by Paolo Gherardo in 1544 (Novo libro di lettere, see item no. XXX). He probably had some influence in Giolito's decision to publish the letters of Claudio Tolomei (1547) and a year later he published and translated from Latin into Italian the anthology Epistole di G. Plinio, di M. Franc. Petrarca, del S. Pico della Mirandola et d'altri eccellentiss. huomini (see item no. XXX). Unlike Nicolò Franco, another of Aretino's pupils, Dolce, however, never collected and published his own correspondence (cf. L. Braida, op. cit., pp. 130-131).


Lettere di diversi eccellentiss. huomini, raccolte da diversi libri: tra lequali se ne leggono molte non più stampate. Con gli argomenti per ciascuna delle materie, di che elle trattano, e nel fine una tavola delle cose più notabili, a commodo de gli st