Li cinque ordini dell’architettura civile di Michel Sanmicheli rilevati dalle sue fabriche, e descritti e publicati con quelli di Vitruvio, Alberti, Palladio, Scamozzi, Serlio, e Vignola dal co. Alessandro Pompei

Autore: SANMICHELI, Michele (1484-1559) - POMPEI, Alessandro ed. (1705-1772)

Tipografo: Jacopo Vallarsi

Dati tipografici: Verona, 1735

Formato: in folio

Folio (325x221 mm). 112 pp. Collation: [π]4 *4 A-D4 [E-M]4. Engraved vignette on title page signed by Antonio Balestra (1666-1740). Text printed in two columns. Woodcut decorative initials, head- and tail-pieces. With 37 engraved illustrations in text, all full page but one which is half page, numbered I-XXXVII, some signed with the monogram AB of Antonio Balestra, others signed with the monogram AP of Alessandro Pompei or the monogram GB of Gaudenzio Bellini. Moreover with Sanmicheli's full-page portrait (l. [π]2r) and the smaller portraits of Alberti (l. C1r), Palladio (l. C2v), Scamozzi (l. C3v), Serlio (l. C4v), and Barozzi (l. D1v). Late 18th-century half vellum, inked title on spine. On the front pastedown engraved bookplate “Biondella di Valpadena Verona Eredi Tiepolo della Persia”. Title page and a few leaves slightly browned, some light marginal foxing, inner margin of [π]3 aanciently reinforced. A very good copy. Uncut. A contemporary note, penned in the margin of plate XX in red ink, recalls how the type of frieze illustrated in that plate could be seen at the “Gate of the Praetorian Palace”, likely referring to the Palazzo della Ragione in Verona.

FIRST EDITION (issue A without the addition in the title after Sanmicheli's name of the lines “Non più veduti in luce, ora publicati ed esposti con quelli di Vitruvio, e d'altri cinque dal conte Alessandro Pompei”) of the first monograph devoted to the work of the great Veronese architect and urban planner Michele Sanmicheli.

It is written by the architect, also from Verona, Alessandro Pompei, a great admirer of Sanmicheli, who compares Sanmicheli's dealing of the five orders of classical architecture with that of five of the greatest architectural theorists of the Renaissance, namely L.B. Alberti, Palladio, V. Scamozzi, S. Serlio and J. Barozzi. Pompei was also responsible for the illustrations that accompany the work and are essential for understanding the text.

“Il suo [di Pompei] trattato Li cinque ordini dell'architettura civile di Michel Sanmicheli (Verona 1735), ‘tentativo di sintesi del patrimonio del linguaggio classico' (Sandrini, 1988, p. 290), basato sulla comparazione degli ordini architettonici da Vitruvio ai più importanti trattatisti del Rinascimento, si prefiggeva come scopo proprio quello di rimettere ordine nella confusione della moderna architettura, ponendosi come occasione per il recupero dei valori patri attraverso la celebrazione del grande architetto veronese. Come per Maffei, anche per Pompei era essenziale dare vita a un movimento generale di rinnovamento del gusto che avrebbe portato alla ripresa di regole classiche e a una violenta polemica antibarocca, in nome di un atteggiamento critico illuminato che rifiutava di assumere a riferimento la lezione di un solo maestro e poneva invece la ragione, l'ordine, la razionalità come perni del rinnovamento architettonico. La scelta architettonica di Pompei sorgeva, quindi, come dichiarato impegno civile: un programma per l'azione che sarebbe andato a colmare quel vuoto lamentato nella Verona Illustrata, e che si sarebbe concretizzato nelle fabbriche intraprese di lì a poco” (E. Granuzzo, Pompei, Alessandro, in: “Dizionario Biografico degli Italiani”, LXXXIV, 2015, s.v.).

Catalogo unico, IT\ICCU\VIAE\008397; Nagler, Die Monogrammisten, 1881, I, pp. 69 e 490; Fowler, 286; Cicognara, 647; Berlin Catalog, 2631; Comolli, IV, pp. 227-235; Milizia, II, p. 347.


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