C. 1718. 1719. 1720. 1721. In Zuccolo cum Zuccolo, et Creditoribus. Copia processus coram M.mo Ducali Consilio Muntinen. DD. Monesi et Mariani. […] DD. Alphonso Guldono, et Collega rog. [?]. Manoscritto su carta in latino ed italiano, primo quarto del XVIII sec.

Autore: BAGGIOVARA-CASINALBO-CAUSA ZUCCOLI

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Mm. 287x181. Cc. 200, 1 bianca. Le carte sono numerate anticamente in alto a destra. Segnatura: I48 II24+1 III48 IV36 V14 VI20 VII10. Completo. Ultimi tre fascicoli sciolti. Vergato in una chiara ed elegante grafia. Cartone coevo cucito alla rustica con titolo manoscritto al dorso. Ottimo stato di conservazione.

Si tratta del resoconto della petizione avanzata da Barbara Righi Zuccoli come legittima erede di Torquato Zuccoli rispetto agli altri parenti del defunto (Torquato morì il 25 luglio del 1719) e ai numerosi creditori. Dalle carte risulta come Torquato Zuccoli avesse ville (una delle quali distrutta da un incendio) e terreni nei territori di Baggiovara e Casinalbo. Tra i creditori figurano enti pubblici come la Camera Marchionale di Formigine ed enti religiosi come i padri agostiniani di Modena. Di particolare interesse storico nel manoscritto sono gli inventari dei beni mobili ed immobili degli Zuccoli: mobili, tessuti, vestiti, lenzuola, quadri, gioielli, suppellettili, ecc. tutti minuziosamente elencati.

I nomi indicati nel titolo sulla legatura sono quelli dei procuratori di Barbara Righi Zuccoli (Monesi e Mariani) e quello del Cancelliere del Consiglio di giustizia di Modena Alphonsus de Guldonis. A c. 128 si cita tra gli altri l'avvocato Giovanni Filippo Caula, attivo anche nell' “Andito del Colleggio delle Orfane di San Gemignano di questa Città [Modena], e che siede sopra una banca […]”. In conclusione, in data 17 agosto 1722, si sentenzia che Barbara Righi sia rimborsata dai creditori ed in particolare da Foresto Zuccoli.


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