Secondo numero della rivista Tau/Mai in sé completo. Scatola di cartone rigido (mm. 303x215) contenente sei pamphlet rilegati, che costituiscono i testi e i documenti del numero. Al piatto anteriore della scatola sono indicati in verde e in nero il titolo, la numerazione e l'anno di pubblicazione. Mancanze agli angoli e lungo le piegature della scatola, restauri marginali.
- Vito Acconci: Plot (1974)
- Luigi Ballerini: The book of the last of the Mohegans (1975)
- Julien Blaine: Autopsies (1975/1967/1976)
- Heinz Gappmayr: Aspekte (1975/1976)
- Giovan Battista Della Porta: Steganografie (1602) a cura di M. Diacono
- Jirì Kolár: Gersaints Aushängeschild (1966)
Numero stampato in cinquecento esemplari non numerati e cinquanta esemplari, riservati agli autori, da loro numerati e firmati. L'esemplare offerto non è numerato.
La rivista, presentata dai curatori come "post-rivista dedicata alla creatività in tutte le sue forme", si presenta come una raccolta di "lavori originali che alludono al libro, ma trascendono il libro nel senso corrente del suo uso", accomunati da una comune "tensione alla visualizzazione del discorso". Tutti i testi pubblicati da Tau/Ma risultano pertanto “libri d'artista”, "sia che essi si riducano alla documentazione di una performance […] o di installazione […], sia che costituiscano testi originali di scrittura visuale […] e di poesia verbale […], sia che, infine, si presentino come lavori ideologico-concettuali […], concretazioni tipografiche di scultura […] e di scrittura e immagine" (Tau/Ma, nr. 5, 1978).
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