Theatro critico universal, o Discursos varios en todo genero de materias, para desengano de errores comunes, ... . Tomo primero (-octavo) (insieme a:) Suplemento de el Theatro critico, o Adiciones, y correciones a muchos de los assumptos, que se tratan en los ocho tomos de el dicho Theatro (insieme a:) Cartas eruditas, y curiosas, en que por la mayor parte, se continua al designio del theatro critico universal, impugnando, o reduciendo a dudosas, varia opiniones communes ... Tomo primero (insieme a:) Demonstracion critico-apologetica del theatro critico universal, que dio a luz ... con la qualse hace patente la evidencia ... que en los tomos I. II. III. en algunas partes del IV. y en la Ilustracion apologetica pretendio contradecir el vulgo ... Adiunta una defensa de las aprobaciones ... El p. fr. Martin Sarmiento ... Tomo primero (-segundo). (insieme a:) Ilustracion apologetica al primero, y segundo tomo del Theatro critico, donde se notan mas de quatrocientos descuidos al autor

Autore: FEIJÓO, Benito Jerónimo

Tipografo: en la imprenta de los herederos de Francisco del Hierro

Dati tipografici: Madrid, 1739-1746


Tredici volumi in 4to (mm 201x148) uniformemente rilegati in pergamena floscia coeva con legacci e titolo manoscritto e piccolo fregio un po' sbiadito ai dorsi. Frontalini, finalini, capilettera e piccole illustrazioni xilorgafiche nel testo. Frontepizi stampati entro cornice xilografica. Lievi aloni e leggere fioriture. Piccola mancanza al frontespizio del terzo volume del Theatro critico universal, che comporta le perdita di poche lettere.Lievi aloni e piccole macchioline ai piatti. Ottima copia.

Theatro critico universal. Tomo primero (-octavo):

I. Septima impression. 1742. Pp. [28], 400, [16];

II. Quinta impression. 1741. Pp. [40], 407, [1]; 

III. Quinta impression. 1741. Pp. [60], 366, [14]; 

IV. Quarta impression. 1742. Pp. [32], 422, [14]; 

V. Tercera impression. 1742. Pp. [52], 395, [11]; 

VI. Tercera impression. 1743. Pp. [44], 399, [1]; 

VII. Tercera impression. 1746. Pp. [44], 420; 

VIII. Segunda impression. 1743. Pp. [48], 420. 

Suplemento de el theatro critico. 1746. Pp. [32], 406, [18] .

Demonstracion critico-apologetica del theatro critico universal. Segunda impression. Tomo primero (-segundo). 1739. Pp. [42], 482; [2], 522.

Cartas eruditas, y curiosas. Tomo primero (-quinto). 1742. Pp. [32], 396, [16], mancano i tomi II-V.

Ilustracion apologetica al primero, y segundo tomo del Theatro critico. Quinta impression. 1746. Pp. [32], 207, [1].

Benito Jerónimo Feijoo (Ourense, 1676 – Oviedo, 1764) letterato spagnolo, vestì nel monastero di San Julián de Samos l'abito benedettino (1690), raggiungendo nel suo Ordine il grado di abate generale. A Oviedo, sua dimora prediletta, dalla quale non lo allontanarono lusinghe di onorifici incarichi a Madrid né l'offerta, da parte di Filippo V, di un vescovato in America, insegnò teologia nella locale università (1710-1734). Figura rappresentativa del primo Settecento spagnolo, ruppe i vincoli impoosti dalle chiuse ideologie tradizionali aprendosi alle più recenti correnti spirituali europee. La sua vita fu un continuo studio ed una continua battaglia. Cominciò con la Aprobación apologética del "Scepticismo médico" del dottor Martín Martínez (Oviedo 1725), in cui si rivelano le sue tendenze all'osservazione diretta e al metodo sperimentale. Proseguì quindi sottoponendo ad esame critico ogni aspetto dell'attività umana: letteratura, filosofia, storia, scienze mediche e naturali, politica, credenze e superstizioni costituiscono l'oggetto dei 118 discorsi raccolti nel Teatro crítico universal (Madrid, 1726-39, voll. 8; Suplemento, Madrid, 1740) e delle 163 dissertazioni delle Cartas eruditas y curiosas (Madrid, 1742-60, voll. 5).  Feijoo applicò i principi del metodo scientifico anche ai miracoli e alle più diffuse credenze, nel tentativo di depurare dai deliri della plebe incolta la bellezza della religione. Illuminista ante litteram e sostenitore della libertà di pensiero nelle questioni non di appartenenza ai dogmi della fede, si guadagnò numerosi avversari e anche qualche denuncia all'Inquisizione, riuscendo ad evitare guai peggiori grazie alla protezione di Ferdinando VI.


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