Il computista pagato di Lattantio Agucchia Arithmetico, e Cittadino Bolognese. Per trovare in un subito il conto fatto di qualunque sorte di pagamento che si faccia, cosi à giorni, come à mesi, & anno.
Autore: AGUCCHIA, Lattanzio (fl. inizio del XVII secolo)
Tipografo: Giacomo Mascardi
Dati tipografici: Roma, 1613
In 4to (cm 21,7); cartone recente, risguardi antichi; pp. (12), 176 con un bel frontespizio architettonico inciso in rame con in basso le armi del cardinal Giustiniani, dedicatario dell'opera. Firma di appartenenza coeva di un certo Flaminio Marcellini. Due piccoli fori nel margine inferiore bianco del titolo, causati dalla parziale asportazione di un ex-libris settecentesco, segni di tarlo nel margine interno di alcune carte lontano dal testo, nel complesso ottima copia.
PRIMA EDIZIONE di questa fortunata opera che ebbe cinque ristampe nel solo Seicento e continuò ad essere stampata fino alla fine del secolo successivo. L'autore, di cui nulla si sa, all'inizio dell'opera scrive: «A molte sorti di conti, e di pagamenti può servire il presente libro, ma in particolare, servirà utilissimamente al fare i conti de' frutti de' danari dati, o tolti a censo, a compagnia d'officio, ad alcuni cambi, et ad ogni altro modo, che si sogliono dare a frutto, e similmente per li conti de' frutti de' Monti, e delle doti; per gli affitti de' terreni, e delle case, de' capitali delle botteghe, e de' mobili, e per li stipendij, provisioni, e salarij, ò altre cose simili, delle quali si habbia da fare il conto ad anni, a mesi, et a giorni; e facilissimo è il modo di valersene, si come appresso dimostrerò». Riccardi, I, 9. ICCU, ITICCUUM1E�06757. G. Massa, Trattato completo di ragioneria. Vol. XII Storia e bibliografia, Milano, 1907, pp. 219-220.
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