Francisci Mariae Constantini nobilis asculani celebratissimi juris utriusque consulti, ac romanae curiae advocati. Vota decisiva in causis in quibus munere Locumtenentis Civilis in Tribunalis Gubernatoris Urbis, Secundi, & subindè Primi Collateralis in Curia Capitolii, unius ex Agentibus Communitatum Ecclesiasticae Ditionis, Patroni Causarum Sacri Palatii Pontificii, ac Illustrissimae Congregationis OEconomicae ejusdem Sac. Palatii à Secretis fungens, vel definitivè pronunciavit, aut in sensu veritatis respondit. In sex tomos distributa; atque a Cosmo Mathia Constantino ... in lucem edita variis, novisque additionibus ... & conclusionum indice locupletata. Accedunt nunc primum novae, & numquam antea editae eruditissimae, locupletissimaeque Additiones posthumae, quae praesertim in Veneta Editione desiderantur.

Autore: COSTANTINI, Francesco Maria (1639-1713)

Tipografo: Caroli Giannini Equitis levis armaturae, ac librorum Sanctitatis Suae provisoris in Platea Capranicensi

Dati tipografici: Roma, 1760

Formato: in folio

Sei tomi raccolti in cinque volumi in-folio (mm 335x230); pp. XXIX, (1), 570, (1) c. di tav.; (6), XII, 579, (1); (8), XII, 572; XVI, 493, (1), (2), IV, 102; XVI, 70, 380. Segnatura: π*⁴ (- *4) **² (-**2) b⁴ (-b1) c-d⁴ (-d4) A-Bbbb⁴ Cccc² (-Cccc2); π4 **⁶ A-Bbbb⁴ Cccc⁶; π4 **6 A-Aaaa⁴ Bbbb⁶; a⁶ b² A-Ppp⁴ 3qq⁴ (-Qqq4) π⁴ (-π4) A-N⁴; a-b⁴ A-I⁴ (-I4), A-Zz⁴ Aaa⁶. Frontespizi stampati in rosso e nero, testo su due colonne in latino, con capilettera incisi. All'antiporta del primo volume bel ritratto in ovale dell'Autore, inciso da Antonio ZaballiIl quinto tomo contiene: "De Officio Procuratoris Fiscalis, nec non Ejus Vota Criminalia"; il sesto tomo comprende "Additio posthuma, complectens recentissimas, eruditissimasque Sac.Rotae Decisiones...." oltre agli Indici. 

Legatura in mezza pelle coeva con punte, fregi e tassello con titolo e numero del volume in oro al dorso. Taglio di colore giallo. Piatti un poì consumati, lievi aloni e bruniture su diverse pagine, ma nel complesso ottima copia.

L'autore, nato a Venarotta (Ascoli Piceno) nel 1639, da una famiglia dell'antica nobiltà marchigiana, ricevette la sua prima educazione in famiglia, per poi frequentare poi le scuole secondarie nella vicina Ascoli. Nel 1658 fu ammesso al collegio Montalto di Bologna, presso il quale studiò diritto, mostrando da subito la sua non comune perspicacia giuridica. Nel 1661, dopo aver completato gli studi fece ritorno ad Ascoli ove iniziò la pratica legale presso lo zio Francesco Costantini. Nel 1667 si trasferì a Roma dove, circondato da una non comune fama di dottrina e di rettitudine, ottenne ben presto riconoscimenti ed incarichi di prestigio: fu eletto procuratore del Sacro Palazzo pontificio e nel 1676 luogotenente civile del governatore di Roma; nel 1678 procuratore generale dei Monti non vacabili della Curia romana e segretario della Congregazione economica del Sacro Palazzo apostolico; nel 1685 primo collaterale della Curia capitolina. Salito al pontificato Innocenzo XII, fu eletto agente delle Comunità dello Stato pontificio dalle città di Amandola e Matelica e nel 1705 fu chiamato da papa Clemente XI all'ufficio di procuratore generale del Fisco e della Camera capitolina.

L'opera, la principale dell'autore, fu pubblicata per la prima volta ad Urbino tra il 1741 e il 1745 ottenendo un notevole succeso. Apprezzata anche al di fuori dei confini nazionali, conobbe diverse edizioni.

 


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