Le opere di G. B. P. di Moliere, divise in quattro volumi, & arricchite di bellissime figure. Tradotte da Nic. di Castelli […] Tomo I (-IV)
Autore: MOLIÈRE (Jean-Baptiste Poquelin, 1622-1673)-DI CASTELLI, Nicolò tr. (1661-?)
Tipografo: a spese dell'autore, & appresso Gio. Lodovico Gleditsch [a spese dell'autore, & appresso Gio. Lodovico Gleditsch]
Dati tipografici: Leipzig, 1697
Prima edizione integrale in italiano
Quattro volumi in 12mo (mm. 147x77). Vol. I: pp. [6], 108, 100, 44, 44, 51, [1], 74, 89, [1], 50 e [9] tavole calcografiche fuori testo; II: pp. [4], 83, [1], 40, 40, 96, 102, 66, 38, 80 e [8] tavole incise in rame fuori testo; III: pp. [4], 127, [1], 70, 96, 134, 88, 101, [1] e [6] tavole calcografiche fuori testo; IV: pp. [4], 71, [1], 143, [1], 94, 80, 81, [1], 41, [1], 32, 34, 47, [1] e [9] tavole incise in rame fuori testo. Segnatura: I: π4 (-π4) A-D12 E6 A-D12 E2 A12 B10 A12 B10 A-B12 C2 A-C12 D2 (-D2) A-C12 D10 (-D10)A-B12 C2 (-C2); II: A-C12 D6 A12 B6 C2 A12 B6 C2 A-D12 A-D12 E4 (-E4) A-B12 C10 (-C10) A12 B6 C2 (-C2) A-C12 D4; III: π2 A-E12 F4 A-B12 C12 (-C12) A-D12 A-E12 F6 G2 (-G2) A-C12 D6 E2 A-D12 E4 (-E4); IV: π2 A-C12 A-F12 A-D12 (-D12) A-C12 D4 A-C12 D6 (-D6) A12 B10 (-B10) A12 B4 A12 B6 (-B6) A-B12. Ogni volume contiene un frontespizio generale impresso in rosso e nero recante la data del 1698. Ciascuna delle trentuno opere contenute nei volumi si apre con frontespizio proprio recante la data 1697 e presenta numerazione propria. L'apparato illustrativo comprende un'antiporta allegorica in rame al primo volume, il ritratto calcografico di Moliere al verso dell'occhietto del secondo volume, il ritratto del traduttore Nicolò Castelli al verso dell'occhietto del terzo e trentuno belle tavole, poste all'inizio di ogni commedia, finemente disegnate ed incise in rame da Daucher. Testatine e iniziali xilografiche, fregi xilografici ad ogni frontespizio. Occhietto ad ogni volume riportante le “Comedie contenute nel tomo”. Pregevole legatura dell'Ottocento in marocchino rosso, dorso a cinque nervetti con decorazioni e titolo in oro, piatti incorniciati da tre filetti dorati, contropiatti in carta marmorizzata, tagli dorati (Rivière & Son). Lieve brunitura uniforme. Al contropiatto anteriore del primo volume “Ex libris Mortimer L. Schiff”. Mortimer Loeb Schiff (1877-1931) fu un banchiere americano e noto leader dei Boy Scouts of America (BSA), la cui figlia Dorothy Schiff fu proprietaria ed editrice del New York Post dal 1939 al 1976. Bellissima copia magnificamente rilegata.
RARA PRIMA EDIZIONE della prima versione integrale in italiano del teatro di Molière nella traduzione di Nicolò di Castelli, che precede di oltre mezzo secolo quella di Gasparo Gozzi (Venezia, 1756-1757). Il nostro esemplare comprende anche, nel secondo tomo, La Principessa di Elida che risulta spesso mancante. L'edizione è infatti rara a trovarsi completa di tutte le commedie, in quanto queste venivano vendute anche singolarmente.
La traduzione del Castelli, se non si distingue particolarmente per eleganza ed accuratezza, ha però, tra i suoi numerosi meriti, anche quelli di riportare integralmente i centocinquanta versi maccheronici nella scena del ricevimento del Malade imaginaire e di fornire per intero la versione della scena del povero nel Festin de Pierre, in quanto il traduttore poté servirsi della rarissima edizione di Rouen del 1673 (cfr. B. Croce, Un insegnante di lingua italiana in Germania: Nicolò di Castelli, in: “Nuovi saggi sulla letteratura italiana del Seicento”, Bari 1949, pp. 358-368). “Cette traduction ayant été faite d'après le text d'une édition de Hollande, le scène du pauvre du ‘Festin' s'y trouve en entier” (Lacroix).
Il Molière del Castelli ebbe ristampe fino alla metà del Settecento (cfr. P. Toldo, L'oeuvre de Molière et sa fortune en Italie, Torino, 1910, pp. 202-206).
Nicolò Castelli, nato a Lucca nel 1661, si trasferì intorno al 1680 in Germania, divenendo segretario dell'Elettore di Brandeburgo e successivamente professore di italiano a Halle. Nel 1691 pubblicò a Berlino una traduzione italiana delle Epistolae Mahometi II. Autore di traduzioni e di opere originali, l'opera alla quale rimase maggiormente legato il suo nome fu questa traduzione, il cui fine era quello di divulgare l'italiano presso il pubblico di lingua tedesca, valendosi di un testo universalmente apprezzato. Alla sua attività didattica si deve anche la compilazione di un vocabolario italiano-tedesco (Lipsia, 1700; riedito a Halle nel 1718). Si ignorano luogo e data della sua morte (cfr. C. Mutini, Castelli, Nicolò, in: “Dizionario Biografico degli Italiani”, XXI, 1978, s.v.).
Michel & Michel, V, 184; Rasi, p. 456; Lacroix, Bibliograhie molièresque, pp. 148, 593.
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