Delle lettere facete, et piacevoli, di diversi grandi huomini, et chiari ingegni, scritte sopra diverse materie, [...] libro secondo

Autore: TURCHI, Francesco (1515-1599)

Tipografo: [Aldo Manuzio the Younger]

Dati tipografici: Venezia, 1575


8vo. (16), 575, (1 blank) pp. *8, A-Z8, Aa-Nn8. With the printer's device on the title-page (the device, which shows Rome as a woman in costume holding a statue of a winged warrior in the right hand - near her a she-wolf is suckling the twins -, was used by Aldo Manuzio, Andrea Muschio, and later by the Roman typographer Francesco Coattino). Contemporary limp vellum, manuscript title on spine. Lacking the lower corner of p. 549 with minor loss of a few words. Ownership's inscription on title-page by cardinal Giovanni Girolamo Morone (1509-1580).

Basso, pp. 205-206; Edit 16, CNCE 38259; Gamba, no. 1469; Quondam, p. 282; Renouard, Alde, pp. 220-221, no. 16S; A. Kaplan, ed., The Aldine Press: Catalogue of the Ahmanson-Murphy Collection, (Los Angeles, CA, 2001), p. 414, no. 885.

 

FIRST EDITION dedicated by Francesco Turchi to Matteo Fino (Venice, October 1, 1574).

The work is the second volume of De le lettere facete, et piacevoli di diversi grandi huomini, et chiari ingegni, the first of which was edited by Dionigi Atanagi in Venice in 1561. The latter worked on the volume until 1573, the year of his death. Then the material was gathered together and published by Francesco Turchi on behalf of Aldo Manuzio two years later. Both books were reprinted together in Venice by Altobello Salicato in 1601.

“La onde et V.Ecc. [Matteo Fino] et io, dobbiamo non poche lodi et gratie al virtuosissimo Sig. Aldo Manuzio, poi che per la impresa, ch'egli mi diede questi mesi passati di raccorre queste [l]ettere ella si fa certa che non impiega i suoi beni in soggetto, che le sia ingrato, […] Né punto meno dobbiamo lodare l'anima di M. Dionigi Atanagi, huomo del numero de gli huomini più illustri nelle buone lettere dell'età nostra, che fu il primo, che raccogliesse et facesse imprimere simili sorti di lettere: percioche egli già raccolse, et diede in luce il primo libro, et pose mano a questo secondo: il quale essendo da lui a pena cominciato, fu sopraggiunto da immatura morte, et da me poi con gli originali de' propri autori havuti da diverse persone, finito di raccorre: sperando con esso parimenti dilettare, et giovare al mondo” (l. *3r-v). The attribution of the printing to Aldo Manuzio is also confirmed by the inventory of the books present in Manuzio's shop (ms. Vat. Lat. 7129), which lists 135 copies of Turchi's Libro secondo (cf. E. Russo, Il mercato dei classici: la letteratura italiana nella bottega di Aldo Manuzio il giovane, in: “Nuovi Annali della Scuola speciale per Archivisti e Bibliotecari”, XIV, 2001, pp. 51-52 and no. 175).

“Ce livre, préparé pour Aldo Manuzio le Jeune d'après la dédicace, compte 61 épistoliers et contient 159 lettres numérotées, puis 4 autres encore qui accompagnent l'envoi de different écrits burlesques ou libertins: L'Oratione della ignoranza (de Doni), La Pazzia, La Formaggiata, La Sacra Corona (de Caro) et La Pelatina. Voici les principaux auteurs: A. Bonaguidi (8 l.), P. Giovio (7 l.), Bonfadio (6 l.) et D. Atanagi (5 l.) qui est aussi le principal destinataire (18 l. dont la première probablement en signe d'hommage). A.F. Doni tient une certaine place à la fine du volume avec Il Valore degli asini, L'asinesca gloria parmi le lettres encore numérotées, en plus d'écrits déjà cités. Les lettres, plus raramente datées que dans le livre I et en général plus récentes, sont groupées par auteurs, sans ordre chronologique. Ce second livre est plus disparate que le premier. Il place côte à côte des noms d'épistoliers célèbres, d'inconnus nombreux et des pseudonymes; il mêle au genre épistolaire davantage de poésies, des avertissements aux lecteurs et de long discours extraits d'ouvrages divers; il accueille le burlesque paradoxal, obscène” (J. Basso, Le genre epistolaire en langue italienne (1538-1662). Répertoire chronologique et analytique, Roma & Nancy, 1990, pp. 205-206).

“Le Lettere facete ebbero una continuazione in un secondo libro edito nel 1575 dal carmelitano Francesco Turchi che, in un'ampia e dotta lettera dedicatoria, dichiarava di riprendere il progetto di Dionigi Atanagi, lasciato inconcluso […] In realtà la raccolta del Turchi era molto diversa da quella dell'Atanagi: se il letterato cagliese insisteva sul ‘diletto' e sulla ‘gratiosa piacevolezza in grado di rinfrancare l'animo', il carmelitano puntava sulla natura retorica delle lettere, presentate come esempi delle diverse possibilità espressive degli stili oratori […] Ma nonostante lo sforzo di inscrivere l'antologia sotto il segno della retorica, non tutti i testi offerti dal continuatore dell'Atanagi erano collocabili in tale ambito: numerose sono infatti le epistole sotto forma di elogi paradossali, la cui pubblicazione risponde forse all'intento di rimettere in circolazione testi debitamente censurati che potevano rientrare nel genere burlesco, tra cui opere di Annibal Caro e di Giulio Landi. Vi era inoltre una Lode della pazzia che altro non era se non una libera e parziale ripresa del Moriae encomium di Erasmo […] La riproposizione di testi degli anni trenta e quaranta poteva avvenire solo con un'operazione editoriale di autocensura che eliminasse dagli elogi paradossali nomi ormai impronunciabili, come quello dell'Aretino, cancellato da un passo della Pazzia, o che sopprimesse tutti i riferimenti alle religioni percepiti come dissacranti, o ancora tutti i passi osceni presenti, ad esempio, nella versione originale della Formaggiata, e ora del tutto assenti nella versione del Turchi” (L. Braida, Libri di lettere. Le raccolte epistolari del Cinquecento tra inquietudini religiose e ‘buon volgare', Bari, 2009, pp. 190-192).

“La presenza di ben sei elogi paradossali nella raccolta curata da Turchi autorizza una considerazione inerente ai problemi posti dalla stampa e dalle esigenze del mercato editoriale. L'inclusione di lettere-orazioni segna il massimo grado del processo di negazione e rimozione della lettera famigliare di tipo informativo nella genesi del libro di lettere. Al contempo proprio le mirate operazioni di selezione del materiale, che presiedono alla compilazione degli epistolari, forniscono indicazioni sugli orientamenti del mercato editoriale, in rapporto si presume, alla domanda da parte dei lettori: in un volume come quello del Turchi, destinato al largo consumo, l'inserzione di elogi paradossali risponde, con ogni probabilità, all'intento di reimmettere sul mercato, debitamente espurgati, dei prodotti in grado di assolvere senz'altro a funzioni di intrattenimento, i quali conservassero però, al contempo […], una natura di testi alternativi, non annullata, nella sostanza, dalla revisione censoria. Il primo elogio paradossale che si incontra nella raccolta del Turchi è la ‘lode del naso', la cosidetta Nasea o ‘diceria de' nasi', qui fittiziamente attribuita al Barbagigia Stampatore, cioè Antonio Blado, ma in realtà composta dal Annibal Caro nel carnevale del 1538 e pubblicata per la prima volta, l'anno successivo, in appendice al Commento di Ser Agresto da Ficarolo sopra la prima Ficata del padre Siceo […] Allo stesso ambito culturale della Nasea va ricondotto un altro elogio paradossale antologizzato nella raccolta del Turchi, la Formaggiata di Sere Stentato. L'operetta, di cui è autore il piacentino Giulio Landi, venne composta, con ogni probabilità, entro il carnevale del 1539, e stampata ‘in Piasenza per Ser Grassino Formaggiaro' (sotto lo pseudonimo si cela probabilmente Gabriel Giolito de' Ferrari) nel 1542 […] Su un piano diverso rispetto alla Nasea e alla Formaggiata, pur con elementi strutturali e stilistici in comune, si collocano altri tre elogi paradossali presenti nel ‘Libro secondo' delle Lettere facete, che, per affinità tematica – asinità, ignoranza, pazzia –, possono essere ricondotti a un unico orizzonte ‘ideologico': il Valore de gli asini, l'Oratione in lode dell'Ignoranza e la Lode della pazzia. Fonti dirette per i tre testi sono il Moriae encomium di Erasmo e il De incertitudine et vanitate scientiarum di Cornelio Agrippa, che con il capitolo conclusivo Ad encomium asini digressio si pone come modello indiscusso sia per le scritture asinine sia per le lodi dell'ignoranza […] Il Valore degli asini dell'Inasinito Accademico Pellegrino è la seconda redazione, con alcune modifiche, pubblicata a Venezia nel 1558, per i tipi del Marcolini, dell'Asinesca Gloria dell'Inasinito Accademico Pellegrino, data alle stampe nel 1553 (Venezia, per Francesco Marcolini). Resta ancora un margine di incertezza riguardo la paternità, tradizionalmente divisa tra Anton Francesco Doni e Vincenzo Cartari, anche se negli ultimi anni sembra prevalere l'attribuzione a Cartari […] Il tema dell'ignoranza fonte di vera sapienza ci conduce nel nucleo argomentativo dell'altro elogio paradossale incluso nel ‘Libro Secondo' delle Lettere facete, l'Oratione in lode dell'Ignoranza. Anche l'attribuzione di questa operetta, preceduta da una lettera di dedica di Anton Francesco Doni al signor Gregorio Rorario di Pordenone e pubblicata, nel 1551, in appendice alla Vita di Cleopatra Reina d'Egitto di Giulio Landi, presenta delle incertezze. Alla tradizionale attribuzione al Doni sono d'ostacolo le parole che si leggono nella dedica doniana, dove appunto l'opera è presentata come opera del conte piacentino […] Nel ‘Libro Secondo' delle Lettere facete l'Oratione in lode dell'Ignoranza è seguita dalla Pazzia, di cui esistono varie edizioni, per lo più senza nome dell'autore e senza note tipografiche […] Nella raccolta Turchi l'operetta è preceduta da una lettera ‘Al Signor Bernardo Salso' firmata A. Persio. Si tratta di una parziale e libera riscrittura dell'Elogio della follia: il materiale offerto dal testo erasmiano viene adattato alla situazione italiana anche attraverso l'inserzione di riferimenti alla contemporaneità politica […] La raccolta Turchi si conclude con La Pelatina, di cui non figura il nome dell'autore. Come è noto, la fonte delle cinquecentesche ‘lodi della pelatina' era l'elogio della calvizie di Sinesio, che costituiva uno dei più famosi esempi di elogio paradossale dell'antichità. Anche Niccolò Franco scrisse un'Orazione della pelaia, di cui si sono perse le tracce: doveva trattarsi di un capitolo bernesco, composto verso la fine del 1551. Le edizioni Atanagi 1561 e Turchi 1575 presentano interventi censori che si caratterizzano non solo per l'omissione, in alcuni casi, del nome dell'autore o di altri dati referenziali individuanti (come la datazione), ma anche per tagli interni ai testi antologizzati[…] Il testo che esce più stravolto dalla revisione censoria è la Formaggiata, sia per la quantità dei tagli che per l'estensione delle porzioni soppresse (15 luoghi sottoposti a censura, di contro ai 7 del Valore de gli asini, dell'Oratione in lode dell'Ignoranza e della Lode della Furfanteria, ai 5 della Pazzia, ai 2 della Nasea)” (M.C. Figorilli, I due libri di lettere facete, et piacevoli (1561-1575), in: “ ‘Meglio ignorante che dotto'. L'elogio paradossale in prosa nel Cinquecento”, Napoli, 2008, pp. 114-115, 118-119, 122-123, 131, 138, 143-145).

 

Giovio, Paolo to Atanagi, Dionigi. Firenze, May 27, 1553 (p. 1)

id. to Angleria, Girolamo. Milano, December 3, 1537 (p. 3)

id. to Gaddi, [Niccolò] Cardinal. Roma, October 1, 1547 (p. 6)

id. to id. Roma, October 7, n.y. (p. 10)

id. to [Colonna, Vittoria] (p. 12)

id. to Giberti, Gian Matteo. Firenze, March 25, n.y. (p. 14)

id. to Angleria, Girolamo. Firenze, October 8, 1552 (p. 15)

id. to Florimonte, Galeazzo. Firenze, October 3, 1551 (p. 17)

Benzi, Trifone to Molza, [Francesco Maria]. Baccano, January 29, 1541 (p. 21)

id. to Atanagi, Luigi. Baccano, January 29, 1541 (p. 22)

id. to id. (p. 23)

Dossi, Sebastiano to Contile, Luca. Soragna, July 22, 1557 (p. 24)

Orio, Ippolito to id. Cortemaggiore, November 24, 1555 (p. 25)

Servitor P. Trappolino to Corvini, Alessandro. Siena, 1551 (p. 31)

Servitor Evangelista M. to M. Giovambattista. Venezia (p. 33)

Il Bianchetto to Spica, Tommaso. Roma, June 22, 1549 (p. 35)

id. to id. (p. 37)

Casale, Alessandro to Corvino, Alessandro (p. 41)

Gallo, [Giulio?] to id. Padova, May 3, 1549 (p. 43)

Casale, Alessandro to id. Roma, January 7, 1545 (p. 45)

Lalata, Antonio to [Ferrero, Pier Francesco], Bishop of Vercelli. Roma, August, 1555 (p. 47)

Zalata, Antonio to Bishop of Isola. Roma (p. 49)

Brancazzo, Giulio Cesare to Serrone, Giovanni Antonio. Napoli, August 4, 1548 (p. 52)

Amaseo, Romolo to id. Roma, July 11, 1549 (p. 53)

id. to id. Roma, August 9, 1549 (p. 56)

id. to id. Roma (p. 57)

Lo Doianno, Francesco to Atanagi, Dionigi. Siena, July 28, 1548 (p. 59)

n.s. to Al Dorico Dottor d'Ottone della prima Dottoratura (p. 61)

Atanagi, Dionigi to M. Giulio (p. 68)

id. to Capitano Paolo. April 5, n.y. (p. 69)

Barbagigia Stampatore [Blado, Antonio] to Molza, [Francesco Maria] and Caro, Annibal (p. 71)

n.s. A' Lettori (p. 75)

Barbagrigia Stampatore [Blado, Antonio], Al sesto Re della virtù, detto Nasone (p. 75)

id., Lettera scritta al medesimo provato in Francia (p. 84)

Seru… to Borcarino, Bernardino. Roma (p. 88)

Atanagi, Dionigi to Spica, Tommaso. Roma, August 17, 1549 (p. 93)

id. to id. Roma (p. 96)

id. to Barbarasa, Ercole. Roma, August 13, 1550 (p. 97)

Della Casa, Giovanni to Bini, Giovanni Francesco. Ancona, October 19, 1540 (p. 100)

id. to Corvino, Alessandro (p. 101)

Fascitello, Onorato to Cardoino, Mario. Sant'Anna, July 13, 1537 (p. 102)

id. to id. Roma, February 24, 1538 (p. 104)

id. to id. Citraro, October 23, 1538 (p. 105)

id. to id. Citraro, March 8, 1539 (p. 106)

id. to id. Roma, January 2, 1542 (p. 106)

id. to id. Citraro, March 15, 1539 (p. 109)

id. to Possevino, Giovanni Battista. Sergne, April 21, 1547 (p. 110)

id. to Bacci Monsignor. Napoli (p. 113)

id. to Possevino, Giovanni Battista. Torremaggiore, December 24, 1547 (p. 117)

id. to id. Sergne, September 16, 1548 (p. 118)

n.s. to Bini, Giovanni Francesco. Foligno, February 26, 1541 (p. 120)

n.s. to id. Macerata, March 20, 1541 (p. 121)

n.s. to Maffei, Bernardino. Lyon, December 17, 1541 (p. 125)

Lodovico… to Binardi, Giovanni Battista. Venezia, April 10, 1543 (p. 127)

Bianchini, Scipione to Bini, Giovanni Francesco. Bologna, August 16, 1543 (p. 129)

id. to id. Bologna, September 14, 1543 (p. 130)

id. to id. Bologna, December 7, 1543 (p. 131)

Pepi, Sertorio to Serone, Giovanni Antonio. Napoli, February 15, 1544 (p. 132)

id. to id. July 6, 1544 (p. 134)

id. to id. Napoli, December 14, 1544 (p. 135)

id. to id. Napoli, December 27, 1543 (p. 137)

Caro, Annibal to [Farnese, Pier Luigi], Duke of Piacenza. Bruxelles, October 29, 1544 (p. 138)

Costantini, Giulio to n.r. Roma, January, 1550 (p. 146)

Losco, Armano to Giovenale, Latino. Parma, March 16, 1531 (p. 159)

Zollio, Alberto to Martinengo, Fortunato. Ferrara, January 5, 1552 (p. 162)

n.s. to Guasco, Isabetta. Rimini (p. 164)

Caro, Annibal to Gallo, Giulio. Roma, March 15, 1561 (p. 171)

id. to id. Roma, April 26, 1561 (p. 172)

Tolomeo, Nicolò to Atanagi, Dionigi. Venezia, May 18, 1549 (p. 173)

Spica, Tommaso to id. Gubbio, June 3, 1549 (p. 174)

id. to id. Gubbio, June 24, 1549 (p. 176)

id. to id. Gubbio, August 5, 1549 (p. 179)

id. to id. Gubbio, August 26, 1549 (p. 181)

id. to id. Gubbio, September 21, 1549 (p. 185)

Della Casa, Giovanni to Porrino, Gandolfo. Venezia, January 15, 1546 (p. 187)

id. to id. Venezia, January 14, 1548 (p. 188)

id. to id. Venezia, July 21, 1548 (p. 189)

id. to n.r. Murano, May 23, 1545 (p. 190) (the letter is out of numbering)

D'Aspra, Francesco to Francesco da Fabriano. Roma, January 17, 1550 (p. 190)

P.P.P. to Di Monte, Giovanni Battista. Wien, May 6, 1550 (p. 192)

Gualtieri, Paolo to Tolomei, Claudio (p. 203)

id. to id. (p. 206)

Martirano, Coriolano to id. (p. 209)

Secco, Nicolò to Contile, Luca. Montechiaro, August 26, 1553 (p. 210)

n.s. to Fontana, Anastasio. Fermo, October 10, 1555 (p. 211)

Bosso, Sebastiano to Contile, Luca. Soragna, September 20, 1556 (p. 218)

[Vignali, Antonio] to id. Pavia, November 26, 1557 (p. 220)

id. to id. Milano, July 7, 1558 (p. 221)

id. to id. Milano, August 6, 1558 (p. 224)

id. to id. Milano, November 25, 1558 (p. 226)

Contile, Luca to Atanagi, Dionigi. Venezia, February 17, 1559 (p. 228)

Ronzone, Vincenzo to Contile, Luca. Padova, July 14, 1558 (p. 230)

Muzio, [Girolamo] to n.r. Roma, January 7, 1553 (p. 233)

Caggio, Paolo to Morso, Giuseppe (p. 234)

Rossi, Girolamo to Zampeschi, Brunoro. Ravenna (p. 239)

Thiene, Marco to Serone, Giovanni Antonio. Vicenza, January 13, 1548 (p. 242)

id. to id. (p. 244)

id. to id. Cricoli, November 23, 1548 (p. 245)

Serone, Giovanni Antonio to Thiene, Marco (p. 246)

id. to id. Roma, December 28, 1548 (p. 248)

id. to Atanagi, Dionigi. Napoli, November 10, 1549 (p. 250)

id. to id. Napoli, February 21, 1551 (p. 252)

id. to id. Napoli, September 16, 1553 (p. 253)

id. to Torres, Fernando. Napoli, June 16, 1549 (p. 255)

id. to id. Napoli, October 20, 1552 (p. 257)

Corso, Rinaldo to Fabbri, Giovanni Francesco (p. 258)

id. to [Salvi, Jacopo] called il Sellaio. Correggio, November 21, 1548 (p. 259)

id. to Rangoni, Claudia. Benevento, August 24, 1557 (p. 261)

Ducchi, Giulio to Porcellaga, Aurelio. Corzano, September 6, 1549 (p. 264)

Marmitta, Giacomo to Degli Organi, Pierino. Roma, July 17, 1550 (p. 265)

Calini, Luigi to Soranzo, [Giacomo?]. Brescia, October 17, 1559 (p. 267)

Vanni, Pier Matteo to Pino, Bernardino. Perugia, January 7, 1558 (p. 271)

id. to Atanagi, Dionigi. Mondaino, May 25, 1558 (p. 272)

Angelini, Giovanni Battista to Piccolomini, Marco Antonio (p. 274)

Cenci, Giacomo to Corvino, Alessandro. Roma, March 5, 1545 (p. 276)

id. to Atanagi, Dionigi (p. 278)

n.s. to Montebuona, Giovanni Battista (p. 279)

Bonfadio, Jacopo to Penello, Stefano. Genova, March 19, 1548 (p. 285)

id. to n.r. Genova, December 26, 1547 (p. 287)

id. to Segala, Girolamo. Genova, March 19, 1548 (p. 288)

id. to Penello, Stefano. Genova, May 8, n.y. (p. 289)

id. to Grimaldi, Giovanni Battista. Genova (p. 290)

id. to Ferrario, Ottaviano. Genova, January 7, 1554 (p. 292)

id. to id. Genova, March 18, 1548 (p. 292)

id. to Vasollo, Pietro. Genova, March 18, 1548 (p. 293)

Tolomei, Claudio to Atanagi, Dionigi. Roma, April 3, 1541 (p. 294)

id. to id. Roma, April 26, 1541 (p. 294)

Casale, [Alessandro] to Corvino, Alessandro. Roma (p. 295)

id. to id. Roma, July 24, 1545 (p. 296)

id. to id. (p. 297)

id. to id. (p. 299)

Cenci, Giacomo to Atanagi, Dionigi (p. 300)

Preti, Simone to Coccino, Giovanni Battista. Vicenza, June 10, 1556 (p. 301)

Massari, Camillo to Bruni, Matteo. Macerata, September 6, 1557 (p. 303)

id. to id. December 16, 1556 (p. 305)

Fusco, Lattanzio to Vanni, Pier Matteo. Roma, December 1, 1554 (p. 309)

Bonaguidi, Antonio to Amidei, Antonio. Ferrara, July 15, 1560 (p. 310)

id. to id. Ferrara, July 31, 1560 (p. 314)

id. to id. Ferrara, January 8, 1561 (p. 318)

id. to id. Ferrara, January 21, 1561 (p. 319)

id. to id. Ferrara, February 17, 1561 (p. 321)

id. to id. Ferrara, May 11, 1561 (p. 324)

id. to id. Ferrara, July 21, 1562 (p. 327)

id. to id. Ferrara, July 28, 1562 (p. 328)

Gallo, Giulio to Barazoni, Alessandro. Padova, May 28, 1561 (p. 329)

Borgia, Fausto to Melchiorri, Francesco. Feltre, February 26, 1568 (p. 331)

Ascoli, Euriale to [Farnese, Ranuccio], Cardinal Sant'Angelo (p. 334)

Landrevilla, [Mercurio] to n.r. Bologna, August 28, 1537 (p. 336)

[Dovizi da Bibbiena, Bernardo] called Il Moccicone to Giovenale, Latino. Civita Castellana, August 2, 1515 (p. 336)

n.s. to id. Firenze, June 24, 1516 (p. 337)

Speroni, Sperone to Corner, Luigi. Roma, February 22, 1562 (p. 339)

Novello, Ludovico to Degli Oratori, Francesco. Padova (p. 349)

Pace, Pompeo to n.r. Montebaroccio, August, n.y. (p. 353)

La veglia fatta dalla Corte de Ferraiuoli (p. 361)

n.s. to Alla Eccellentiss. et eloquentissima Signora, la Signora in usando con le persone, Vittoria, in rappresentando le commedie Lucilla, salute. April, 1574 (p. 373)

Persio, [Antonio] to Bucchi, Ludovico and Bucchi Ferrante (p. 377)

Corona del Caro contra il Castel Vetro (p. 380)

Risposta alla soprascritta corona (p. 385)

n.s. to Doni, [Anton Francesco], Eh Dove? o la, Eh dove? A Monselice, al Doni. April, 1570 (p. 389)

Il Valore degli Asini dell'inasinito Academico Pellegrino [by Anton Francesco Doni or Vincenzo Cartari] to Onagrio (p. 398)

L'asinesca gloria, dell'inasinito Academico Pellegrino (p. 401)

Doni, Anton Francesco to Rorario, Gregorio (p. 441)

Oratione della ignoranza [by Giulio Landi or Anton Francesco Doni] (p. 446)

Persio, [Antonio] to Salso, Bernardo. 1573 (p. 467)

La pazzia (p. 469)

Persio, [Antonio] to Bernardo, Giovanni. 1569 (p. 523)

La Formaggiata di Sere Stentato al Serenissimo Re della Virtù [by Giulio Landi] (p. 525)

n.s. to Marlupino, Nicolò (p. 564)

La pelatina (p. 565)

 

Francesco Turchi was born in Treviso in 1515 from a wealthy family of manufacturers and arms traders. He entered the Carmelite order in his hometown. After studies of theology in Padua, he settled in Venice in the convent of his order. Here he worked as an editor for numerous local printers as the Giunti, Francesco Sansovino, Francesco de' Franceschi, Domenico Farri, Andrea Muschio and, for the devotional works, Giolito de' Ferrari. In 1565 he was in Florence, subsequently he was appointed prior to the convent of Viterbo and from 1570 onward he lived in Conscio near Treviso. Turchi spent his last years in the convent of Treviso, travelling, if necessary, throughout the peninsula for his order and often stopping in Venice to supervise the publications he was responsible for. Turchi is also remembered as the first Italian continuer of Livy's History of Rome (cf. A. Serena, Il primo supplitore di Livio. Note bio-bibliografiche - presentata nell'adunanza ordinaria del 31 ottobre 1937- XVI, in: “Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti”, a.a. 1937-38, vol. 97, pt. 2, Venezia, 1937, pp. 19-52).


[9047]