Formolario nel quale, con molta facilità si dà il modo, & l'arte di compor lettere. Dove dopo gli essempi, & risposte di quelle sorti, che qui si trattano, si mette sempre una tavola delle imitabili, secondo ha usato Cicer. & alcuni altri dottiss. auttori. Per le cui imitationi ciascuno può anco imparar a far epist. latine, & volgari

Autore: SCARIDINO, Francesco (fl. mid 16th century)

Tipografo: [Lorenzo Pasquati]

Dati tipografici: [Padova], [1569]


8vo. (18), 151, (1) leaves. A8, B10, a-t8. Leaves B5 and B6 misbound. With woodcut emblems on the title-page and on the last page, bearing the author's initials. Contemporary limp vellum.

Basso, pp. 253-255; Edit 16, CNCE 33011; Quondam, p. 200; B. Saraceni Fantini, Prime indagini sulla stampa padovana del cinquecento, in: “Miscellanea di scritti di bibliografia ed erudizione in memoria di Luigi Ferrari”, (Firenze, 1952), p. 450, no. 248.

 

FIRST EDITION of this early Italian manual of epistolography. In the dedication to Antonio d'Aragona, Duke of Montalto (Padua, January 3, 1569), the author says that he composed the Formulario upon request of a Florentine gentleman, Filippo Ienisco. To him is addressed a second dedication letter (Rome, June 8, 1563), which has probably been predated to take precedence over Sansovino's Del Secretario of 1564.

“L'influenza del Segretario non tarda a manifestarsi: nel 1569 Francesco Scaridino pubblica un Formulario che sembra mettere a frutto gli insegnamenti di Sansovino, distanziandosi così dalle opere di Garimberto e Toscanella. La differenza più notevole rispetto a queste ultime è costituita dalla presenza di una parte trattatistica piuttosto nutrita, che precede gli elenchi di formule. Come Toscanella, l'opera è destinata specificamente all'epistolografia […] Il modello di Sansovino sembra vivo soprattutto in un particolare: dopo aver presentato la divisione in capi delle lettere, facendo rientrare ogni capo in uno dei tre generi aristotelici, Scaridino è costretto ad ammettere che tale classificazione (meramente teorica) non riesce a dar conto della concreta attività epistolare, dato che le lettere, nella maggior parte dei casi, non sono in realtà catalogabili in uno solo dei tre generi […] Al trattatista non rimane allora che servirsi della categoria di lettera ‘mista', unico mezzo utilizzabile per dare ragione di quella varietà di argomenti che caratterizza l'arte epistolare dei tempi suoi” (L. Matt, Teoria e prassi dell'epistolografia italiana tra Cinquecento e primo Seicento. Ricerche linguistiche e retoriche (con particolare riguardo alle lettere di Giambattista Marino), Roma, [2005], pp. 29-30).

“En esta edición Scaridino adjunta una carta-dedicatoria fechada en 1563, probabilmente falsificada para proponerse come anterior a Sansovino. Scaridino considera tres géneros retórico-epistolares y 21 subtipos” (P.M. Baños, El arte epistolar en el Renacimiento europeo 1400-1600, Bilbao, 2005, p. 460).

Nothing is known about the life and work of Francesco Scaridino. The Formulario is his only printed work. In a notice to the reader Lorenzo Pasquati proclaims the imminent release of a Spanish grammar (along with other various writings) and a treatise on medicine, De morborum generibus, both by Scaridino, which however remained unpublished.


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