Lettera autografa firmata e indirizzata all'Ammiraglio inglese Sidney Smith a bordo "La Pompea". Da Amantea, 2 luglio 1806

Autore: FRA DIAVOLO, Michele Pezza detto (1771-1806)

Tipografo:

Dati tipografici:


Mm. 210x190. Bifolio vergato sulle prime due carte. Il verso della seconda contiene il nome e l'indirizzo del destinatario, nonché traccia del timbro in ceralacca. Tracce di piegatura, alcune macchie sparse e lievi fioriture.

Smith, uno degli ufficiali più brillanti della marina britannica, era stato mandato nel Mediterraneo per aiutare i Borbonici e gli insorti calabresi contro i francesi di Giuseppe Bonaparte. In questa lettera da Amantea, che si trovava sotto assedio nemico, il Pezza gli comunica che un corriere da Sigliano riferisce che colà si trovano duemila insorti e cento polacchi con il loro sergente che hanno disertato unendosi ai calabresi. Egli chiede quindi che Smith approvi il suo piano di unire i suoi uomini a quelli di Sigliano e di far sollevare Cosenza con tutta la sua provincia.

Non conosciamo la risposta dell'Ammiraglio che però, di certo, due giorni dopo, cioè il 4 luglio, sbaragliava i Francesi nella battaglia di Maida.

Bella lettera di grande interesse per quel periodo tumultuoso della storia calabrese e anche per essere di pugno di uno dei personaggi più affascinanti dell'epoca, la cui avventura umana fu oggetto di numerose opere letterarie e musicali.

Michele Pezza nacque ad Itri, paesino laziale all'epoca facente parte del Regno di Napoli. Il soprannome di Fra Diavolo gli fu affibbiato in seguito alle sue intemperanze, cominciate con l'assassinio del sellaio del paese, presso il quale stava compiendo il proprio apprendistato. Approfittando della minaccia francese, nel 1798 egli chiese a Ferdinando IV di poter commutare la propria condanna per omicidio in tredici anni di servizio militare. Assegnato in origine al corpo dei fucilieri di montagna, dopo la conquista del regno da parte dell'esercito napoleonico, egli organizzò un manipolo di uomini e tra Fondi e Formia capeggiò la riscossa dell'esercito napoletano. Nominato capitano, riuscì nell'impresa di liberare Napoli. Come premio, fu fatto colonnello, duca di Cassano e capo del distretto di Itri.

Nel 1806, tuttavia, Napoleone riconquistò Napoli. Fra Diavolo riprese la guerriglia, avvalendosi anche dell'aiuto della flotta inglese. La rivolta da lui organizzata venne però soffocata dalle truppe francesi e, dopo una lunga e rocambolesca fuga, Fra Diavolo fu catturato e, l'11 novembre del 1806, impiccato nella Piazza del Mercato di Napoli.


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